Classe quarta
Discipline coinvolte
Geografia: la geografia dell’Italia
Educazione civica: lo sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio
Traguardi per lo sviluppo di competenze
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
Obiettivi di apprendimento
Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.
Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici.
Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.
Conoscere la struttura di un vulcano, le tipologie di vulcano e i tipi di eruzione vulcanica
Posizione geografica
Situata nel emisfero boreale, nella fascia climatica temperata, l’Italia appartiene al continente Europa.
L’Italia è una penisola di forma allungata e inclinata, bagnata su tre lati dal mare; confina al Nord con la Francia, la Svizzera, l’Austria e la Slovenia.
Occupa una superficie di 301.336 km2. Al territorio italiano appartengono numerose isole; le più estese sono la Sicilia e la Sardegna.

Le montagne occupano il 35% del territorio italiano. I principali rilievi italiani sono costituiti dalle catene delle Alpi e degli Appennini. Ai loro piedi si estendono numerosi gruppi collinari che costituiscono il principale paesaggio italiano.
L’origine dei rilievi
Su molte montagne italiane sono stati trovati fossili di animali e vegetali che vivevano nel mare. Questa è la dimostrazione che le montagne si sono formate con il sollevamento del fondale marino e che circa 200 milioni di anni fa sul territorio dell’Italia di oggi c’era il mare. Successivamente, circa 60 milioni di anni fa, dalle acque iniziano a spuntare le cime delle Alpi e degli Appennini, la Sardegna e la Calabria. La Pianura Padana non era formata; al suo posto si estendeva un ampio golfo ai piedi delle Alpi. Grazie ai detriti trasportati dalle piogge e dai fiumi e all’abbassamento del livello del mare, si formò una grande pianura.
Il territorio italiano può essere suddiviso in tre aree:
- la parte continentale collegata sul versante settentrionale all’Europa;
- la parte peninsulare con l’allungamento dello stivale verso sud;
- la parte insulare, costituita da Sicilia, Sardegna e le isole minori.
Le Alpi
Video https://youtu.be/JOlQRGsJfqY
Le Alpi sono la catena montuosa più importante in Italia e in Europa. Sono lunghe 1200 chilometri dal Colle di Cadibona fino al Passo di Vrata in Croazia.

I geografi suddividono le Alpi in Alpi occidentali, centrali e orientali. Nelle Alpi occidentali si trovano montagne che superano i 4000 metri di altitudine. Le più alte e famose sono il Monte Bianco, il Monte Rosa e il Cervino. Le Alpi sono formate prevalentemente da rocce granitiche, dure e compatte. Sulle cime che superano 3000m di altitudine si trovano molti ghiacciai perenni. Nelle Alpi Orientali si trovano le Dolomiti in cui la cima più alta è la Marmolada (3342m).
Ai piedi delle Alpi ci sono le Prealpi, montagne più basse che non superano i 2000 metri e sono coperte da boschi e pascoli per gli animali.
Il clima alpino è rigido e di conseguenza la popolazione si è stabilita lungo le valli.
Le valli di origine glaciale, formate nel corso dei millenni a causa del lento scivolamento dei ghiacciai, sono ampie e spaziose, dalla tipica forma a U.
Le valli di origine fluviale, formate a causa dell’erosione dei fiumi, sono più strette e hanno la forma tipica a V.
Attività economiche
Sulle Alpi l’agricoltura viene praticata esclusivamente nelle valli dove si coltivano alberi da frutto e viti.
L’abbondanza dei prati erbosi, chiamati alpeggi, favorisce l’allevamento dei bovini dai quali si ricavano carne, latte e prodotti caseari.
L’acqua viene raccolta nelle dighe e condotta nelle centrali idroelettriche per produrre energia.
L’artigianato è legato alla trasformazione del legno e della lana.
Le montagna attira numerosi turisti che trovano strutture moderne per praticare sport invernali ed estivi.
Gli Appennini
La catena montuosa degli Appennini è lunga circa 1500 chilometri e percorre tutta l’Italia, da nord a sud; ha inizio dal Colle di Cadibona e finisce all’Aspromonte, in Calabria. In Sicilia forma l’Appennino Siculo. Gli Appennini si dividono in tre parti: Appennino settentrionale, centrale, meridionale. Le cime degli Appennini non sono molto alte. Solo il Gran Sasso, nell’Appennino centrale, è alto quasi 3000 metri. Nell’Appennino Meridionale si trovano anche i vulcani attivi come l’Etna, nell’isola di Sicilia e il Vesuvio in Campagna. Le rocce appenniniche sono calcaree e argillose, molto friabili e soggette all’erosione. Sugli Appennini non ci sono ghiacciai, ad eccezione del Calderone sul Gran Sasso, e queste montagne sono vicine al mare. Per questi motivi i fiumi che nascono sugli Appennini sono brevi e spesso hanno poca acqua.
Sugli Appennini sono diffusi due fenomeni naturali:
- i calanchi: solchi scavati dall’acqua sui fianchi dei monti e delle colline;

- il carsismo: dovuto all’acqua che scava grotte e gallerie.

Attività economiche
Sugli Appennini si sviluppano attività agricole: coltivazioni di viti, ulivi, alberi da frutto, ortaggi, cereali.
Sono presenti industrie alimentari e artigianali legate ai materiali tipici del luogo: il legno e la ceramica.
Sui pascoli appenninici si allevano ovini e caprini, da cui si ricavano carne, latte, formaggio e lana.
L’estrazione del marmo è un’attività presente nell’Appennino Settentrionale.
La presenza di acque termali, città storiche, agriturismi sviluppa il turismo all’insegna del benessere e della cultura.
I vulcani
I vulcani sono spaccature della crosta terrestre da cui fuoriescono materiali allo stato liquido, solido e gassoso.
Le parti di un vulcano

Il magma si forma all’interno della Terra dalla fusione delle rocce. Esso sale dal mantello terrestre, viene raccolto nella camera magmatica (tra i 2 e i 10 km sottoterra).
Il serbatoio magmatico o camera magmatica è un deposito di magma che si trova sotto il vulcano.
Esso è collegato con l’esterno tramite un camino vulcanico, che si apre in corrispondenza di un cratere principale e, a volte, di crateri laterali.
Il cratere è l’apertura verso la quale fuoriesce il magma. Quando esce, il magma perde molti gas e diventa lava. Con il tempo, la lava solidifica e forma le rocce magmatiche.
I vulcani non sono soltanto subaerei, ma esistono anche quelli sottomarini, dove è più difficile seguirne l’evoluzione.
In base alla loro attività i vulcani si suddividono in:
- spenti: non più in attività;
- quiescenti: che hanno avuto un’attività eruttiva negli ultimi secoli, come i Campi Flegrei, Ischia, ed emettono ancora gas e vapore acqueo;
- attivi: manifestano la loro attività in modo continuo o ad intervalli brevi o lunghi anche centinaia di anni; con eruzioni periodiche come l’Etna e lo Stromboli. L’Etna è un vulcano attivo in costante attività, che si alterna tra periodi di riposo e periodi di eruzione.
Vulcani attivi nel mondo

I terremoti
E’ un improvviso scuotimento della crosta terrestre causato dal movimento delle zolle che si trovano nel sottosuolo. Un terremoto può essere misurato attraverso strumenti scientifici chiamati sismografi.
Il punto di origine di un terremoto è detto ipocentro; il punto in cui raggiunge la superficie terrestre si chiama epicentro. Non è possibile prevedere l’arrivo di un terremoto, nelle zone ad alto rischio sismico è necessario costruire edifici antisismici.

Per definire la forza di un terremoto vengono utilizzate due scale di misurazione: la scala Richter e la scala Mercalli.

Le Zone sismiche sono 4:
Zona 1 È la zona ritenuta più pericolosa e dove statisticamente possono veri carsi terremoti di forte intensità.
Zona 2 Possono verificarsi terremoti di media-forte intensità.
Zona 3 In questa zona possono essere soggetti a terremoti di media-bassa intensità.
Zona 4 E’ la zona meno pericolosa.
……………………………………………..
Inserisci le parole in grassetto al posto giusto:
ipocentro – epicentro – maremoti -onde sismiche – sisma – Mercalli – Richter – terremoti
Il terremoto, detto anche ______________, consiste in vibrazioni più o meno forti della superficie terrestre. Queste vibrazioni, che si propagano in ogni direzione, sono dette _____________ ___________. Il punto di profondità dal quale partono le onde sismiche si chiama ______________ del terremoto, il punto corrispondente sulla superficie terrestre si chiama ______________.
I terremoti che avvengono in mare sono detti _____________ .
L’intensità dei ______________ si misura con due metodi: la scala ____________ , che tiene conto del tipo di danno provocato dal terremoto e include dodici gradi di intensità; la scala _____________, che si basa sulla quantità di energia sprigionata nell’ipocentro ed è espressa in un’unità di misura chiamata magnitudo.

Cosa fare durante il terremoto?
Riparati sotto un tavolo o nel vano di una porta.
Non usare le scale e l’ascensore.
Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.
Non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.
Dopo il terremoto:
Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.
Evita di usare il telefono o di uscire a curiosare.
Convenzione Europea del Paesaggio
Nell’ottobre 2020 gli stati europei hanno firmato la Convenzione Europea del Paesaggio con l’obiettivo di proteggere e gestire il paesaggio naturale europeo.
“Il paesaggio è una determinata parte di territorio,così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e umani e dalle loro interrelazioni”.
Convenzione Europea del Paesaggio
Il 14 marzo ricorre la Giornata Nazionale del Paesaggio.
Aree protette e Parchi nazionali
In Italia, 800 aree a rischio ambientale sono diventate aree protette. All’interno sono vietate alcune azioni umane come l’abbattimento degli alberi, la caccia, la costruzione di edifici e strade.
I Parchi nazionali sono aree protette in cui si promuove l’educazione ambientale attraverso percorsi didattici per le scuole, vengono salvaguardati la flora e la fauna, sono valorizzate le attività locali come l’artigianato e i prodotti tipici.
Il primo parco nazionale costituito in Italia nel 1922 è il Parco del Gran Paradiso che si estende tra la Valle d’Aosta e il Piemonte.
Lavoro a gruppi
Crea un elenco di regole per la visita a un parco nazionale. Poi confronta con le regole del libro di testo.

Lavoro a gruppi
Fai una ricerca su uno dei parchi della tua regione.
http://www.parks.it/mappe/ap.php#
Lavoro a gruppi
Segna sulla mappa 10 parchi nazionali più importanti.

Le parole della montagna per i non italofoni
L’erosione è il lento sgretolamento delle rocce a causa degli agenti atmosferici (vento, pioggia, neve, ghiaccio).
Con il passare del tempo, questo fenomeno cambia l’aspetto delle montagne, arrotondando le cime.
La baita è una piccola casa di alta montagna costruita utilizzando legna e sassi. Le baite sono usate dai pastori quando, in estate, portano le loro mandrie al pascolo ad alta quota.

Domande per studiare
In quale parte dell’Europa si trova l’Italia?
Quali sono i paesi che confinano con l’Italia?
Quali sono i principali rilievi italiani?
Come si sono formate le montagne?
Dove si trovano e quali sono le caratteristiche delle Alpi?
Dove si trovano e quali sono le caratteristiche degli Appennini?
Da dove partono e dove arrivano gli Appennini?
Quanto è lunga la catena degli Appennini?
Qual è e dove si trova l’unico ghiacciaio degli Appennini?
Perché le vette degli Appennini sono più arrotondate rispetto alle Alpi?
Perché i fiumi che nascono sugli Appennini sono più brevi?
Che cosa sono i calanchi e come si formano?
Che cosa sono i vulcani e di quanti tipi sono?
Che cos’è la lava? Che cos’è il cratere?
Lavoro sul quaderno



Risorse per le lezioni
Video
Le Alpi https://youtu.be/JOlQRGsJfqY
Le Alpi viste dal cielo https://youtu.be/B1mzss_DSjo
Gli Appennini https://youtu.be/xHrDQGHrHdQ
I vulcani
Parchi nazionali
Eruzione Etna 16 febbraio
I terremoti
Libro terremoto “Quando la terra trema” http://media.giuntiscuola.it/_tdz/@media_manager/699948.infanzia-new-web-PEA6ZVMF.pdf?mediaId=1422570&cmg_defaultViewer=cmg_MediaServer&
Cosa fare in caso di terremoto(regione Veneto)
Cosa fare in caso di terremoto
Materiali
https://drive.google.com/drive/folders/1eL1rZ7giWOsFMiZW0MAeccNtoVVwvUYr?usp=sharing
Quiz
https://wordwall.net/it/resource/10195385